Dedica:
È con vero piacere che accolgo l’invito a dedicare il nostro saggio dell’aprile 2020 (28 Aprile presumibilmente) all’opera del Maestro in occasione del progetto “Farulli 100”. Ricordo ancora come fosse ieri le splendide lezioni di Quartetto alla Scuola di Fiesole e, in estate, all’Accademia Chigiana di Siena. Momenti insostituibili nella mia formazione di musicista. L’opera generosa e disinteressata del Maestro nei confronti di centinaia di allievi è ancora adesso per me un modello da cercare di emulare, un progetto di diffusione della Cultura musicale da perseguire come fine ultimo della propria carriera. Niente di più nobile è formare giovani musicisti usando la Musica come strumento di crescita umana. Nel mio ambito, insieme a mia moglie Elisa Ardinghi, anche lei studente presso la Scuola nei lontani anni ’80, da anni ci dedichiamo alla didattica Suzuki dopo una formazione presso l’Istituto Suzuki di Torino con i maestri Mosca e Lee. I nostri allievi di età comprese fra i 3 e i 16 anni, attraverso la disciplina del violino e violoncello secondo la didattica di Shinichi Suzuki, imparano in prima istanza a coltivare la propria sensibilità verso il bello attraverso la disciplina di uno strumento musicale. La filosofia Suzuki, ancora prima di pensare alla formazione musicale, pensa alla realizzazione di “Piccoli Cittadini del Mondo” attraverso un sistema che partendo dalle famiglie accompagna i ragazzi nella vita attraverso un progetto di condivisione che travalica i confini nazionali attraverso la partecipazione a Convention che spaziano dal Giappone all’Australia passando dall’Europa ove bambini di tutto il mondo si ritrovano e suonano insieme. Pietro Bosna